Il sindaco Paolo Bellini: “Risponde ai bisogni delle persone più fragili”
Nei locali del centro risorse anziani di Pozzolengo, gestito dall'Auser, da
ottobre sarà operativo il centro diurno integrato, un servizio che vuole
rispondere ai bisogni degli anziani, e non solo, attivo dal lunedì al venerdì
dalle ore 9 alle 17. Il centro diurno, presentato alla presenza del sindaco
Paolo Bellini, del presidente Auser di Pozzolengo Giancarlo Aschedamini, del
presidente bresciano Gianni Marelli e della consigliera incaricata all‘area
sanitaria Mara Pinzoni,
sarà ospitato nei locali affidati dall'amministrazione comunale all'Auser,
nel Centro Risorse Sociali Maria Biolchi in via Verdi, e interamente gestito dal
Consorzio Tenda grazie alla consolidata organizzazione del proprio centro
riabilitativo, intitolato a don Serafino Ronchi, di Vighizzolo di Montichiari,
una struttura sanitaria che da 10 anni garantisce prestazioni socio-sanitarie
riabilitative (nel 2015 sono state quasi 20.000 le prestazioni erogate), oltre
al servizio di assistenza domiciliare. L'Auser, associazione nazionale con
migliaia di sedi locali (460 in Lombardia), in collaborazione con il Filo
d'Argento, opera con un numero Verde (800095988) e ha recapiti delle sedi locali
(Pozzolengo 030-9918016) per la presa in carico di persone con fragilità:
ammalati, anziani soli e a rischio di emarginazione. L'Auser insieme ai
Pensionati e Volontari di Pozzolengo (costituita nel 2004, bene integrata sul
territorio con oltre 400 soci e 20 volontari attivi) e con il patrocinio
dell'amministrazione comunale, ha quindi promosso il nuovo servizio di centro
diurno. “Il centro sarà un'esperienza innovativa poiché la richiesta di
autorizzazione è in corso ma non richiederemo convenzionamento con il servizio
sanitario – dice il sindaco Paolo Bellini -. Si tratta quindi di un'attività,
che si inserisce nel novero delle azioni dirette dal privato sociale ai
cittadini, nello spirito dei due promotori e del comune, da sempre orientati a
rispondere ai bisogni dei soggetti più deboli e delle loro famiglie. Non solo un
punto di riferimento per la cittadinanza quindi, ma anche di sollievo e di
risposta al bisogno: una porta sempre aperta per tutte le necessità.”