IL COMUNE A SOSTEGNO DEL MONDO AGRICOLO
L'Amministrazione Comunale di Pozzolengo ha emesso in data
01/08/2014 un'ordinanza sindacale per disciplinare a livello locale la
combustione controllata del materiale agricolo e forestale derivante da sfalci
di potature e ripuliture in loco.
La decisione è stata presa dopo la pubblicazione dell'articolo 14, comma 8,lettera b)del decreto legge del 24 Giugno 2014,n.91 emanato dal Governo Renzi e fortemente voluto da Coldiretti; tale decreto inserisce nel codice ambientale all'articolo 256 bis del decreto legislativo 3 Aprile 2006 n.152, il comma 6-bis, una chiara disposizione per precisare che è inammissibile equiparare le combustioni in campo di residui di potatura o ripulitura dei campi agricoli alla bruciatura illegittima dei rifiuti abbandonati introdotti dal decreto legge sulla Terra dei Fuochi.
Il decreto, a sostegno degli agricoltori, precisa che di tale materiale è consentita la combustione in piccoli cumuli ed in quantità giornaliere non superiori a tre metri steri per ettaro nelle aree, nei periodi e negli orari individuati con apposita ordinanza del Sindaco competente del territorio e ricordando che nei periodi di massimo rischio per gli incendi boschivi, dichiarati dalle Regioni, è sempre vietata.
L’Amministrazione Comunale ha quindi proceduto ad una regolamentazione disciplinata in merito alla combustione, inserendo nell’ordinanza delle ulteriori prescrizioni che regolamentano e tutelano l’ambiente e gli utenti in modo più restrittivo rispetto al decreto legge. Questa indicazione ovviamente è rivolta agli operatori agricoli e non ai privati e comunque –come si evince dall’ordinanza comunale nr.14/2014 –non prescinde dalla possibilità primaria dell’ accumulo ordinato nei fondi agricoli al fine di una loro naturale trasformazione in compost , della triturazione in loco mediante apposite macchine operatrici o del deposito in discarica.
Quindi il Comune di Pozzolengo-accogliendo l'invito rivolto a tutti i Comuni bresciani da parte del Presidente della Coldiretti di Brescia, Ettore Prandini, e tenendo presente la natura agricola del Paese- ha emanato l'ordinanza disciplinare suggerita, al fine di offrire un aiuto economico, semplice e risolutivo agli agricoltori, di limitare difficoltose movimentazioni con conseguenti emissioni di CO2 legate ai trasporti più dannose rispetto a quelle derivate dalla combustione delle ramaglie, di evitare la propagazione di fitopatie riducendo la necessità di trattamenti chimici
La decisione è stata presa dopo la pubblicazione dell'articolo 14, comma 8,lettera b)del decreto legge del 24 Giugno 2014,n.91 emanato dal Governo Renzi e fortemente voluto da Coldiretti; tale decreto inserisce nel codice ambientale all'articolo 256 bis del decreto legislativo 3 Aprile 2006 n.152, il comma 6-bis, una chiara disposizione per precisare che è inammissibile equiparare le combustioni in campo di residui di potatura o ripulitura dei campi agricoli alla bruciatura illegittima dei rifiuti abbandonati introdotti dal decreto legge sulla Terra dei Fuochi.
Il decreto, a sostegno degli agricoltori, precisa che di tale materiale è consentita la combustione in piccoli cumuli ed in quantità giornaliere non superiori a tre metri steri per ettaro nelle aree, nei periodi e negli orari individuati con apposita ordinanza del Sindaco competente del territorio e ricordando che nei periodi di massimo rischio per gli incendi boschivi, dichiarati dalle Regioni, è sempre vietata.
L’Amministrazione Comunale ha quindi proceduto ad una regolamentazione disciplinata in merito alla combustione, inserendo nell’ordinanza delle ulteriori prescrizioni che regolamentano e tutelano l’ambiente e gli utenti in modo più restrittivo rispetto al decreto legge. Questa indicazione ovviamente è rivolta agli operatori agricoli e non ai privati e comunque –come si evince dall’ordinanza comunale nr.14/2014 –non prescinde dalla possibilità primaria dell’ accumulo ordinato nei fondi agricoli al fine di una loro naturale trasformazione in compost , della triturazione in loco mediante apposite macchine operatrici o del deposito in discarica.
Quindi il Comune di Pozzolengo-accogliendo l'invito rivolto a tutti i Comuni bresciani da parte del Presidente della Coldiretti di Brescia, Ettore Prandini, e tenendo presente la natura agricola del Paese- ha emanato l'ordinanza disciplinare suggerita, al fine di offrire un aiuto economico, semplice e risolutivo agli agricoltori, di limitare difficoltose movimentazioni con conseguenti emissioni di CO2 legate ai trasporti più dannose rispetto a quelle derivate dalla combustione delle ramaglie, di evitare la propagazione di fitopatie riducendo la necessità di trattamenti chimici
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