martedì 31 maggio 2016

COMUNITA' LAUTARI, FONDAZIONE EMA PESCIOLINO ROSSO, AMMINISTRAZIONE COMUNALE UNITI PER UN UNICO MESSAGGIO DI SPERANZA

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Una giornata nel segno della vita. Una iniziativa da ricordare come esempio. E’ accaduta alla sede della Comunità Lautari di Pozzolengo, al Borgo La Caccia, dove si è svolto un incontro al quale hanno partecipato i responsabili di “Ema – Pesciolino rosso” e gli ospiti della struttura per il recupero di persone tossicodipendenti. C’erano, accanto al presidente della Lautari Andrea Bonomelli e al responsabile Davide Lodi,  i vertici dell’amministrazione comunale, in primis il sindaco di Pozzolengo Paolo Bellini e altre personalità del mondo politico bresciano.

L’evento, intitolato “Giusto per errore” ha avuto luogo per dialogare sulla vita tra una fondazione, “Ema – Pesciolino rosso”, e i ragazzi della Lautari. La Fondazione porta il nome del giovane Emanuele, scomparso tempo fa per un terribile accadimento del destino. Al Borgo La Caccia ha parlato il papà di Ema, Gianpietro Ghidini, già ospite a Pozzolengo in altre occasioni, e hanno parlato i ragazzi della struttura di recupero, per raccontare le ragioni della vita, il suo splendore che vince sul buio delle droghe. Il convegno ha visto la presenza di un pubblico assai numeroso ed ha voluto infine lanciare un messaggio positivo. Quando un giovane sbaglia, perché può succedere, non bisogna lasciarlo solo ma aiutarlo. E’ col sostegno degli altri che una vita può essere recuperata, con l’affetto e l’esempio. Quando una vita è “riparata” dopo che ha rischiato di “rompersi” essa stessa acquisisce un significato diverso, molto più profondo rispetto a prima. Poi sono saliti sul palco alcuni ragazzi della comunità, che hanno raccontato le proprie traversie di vita e l’ancoraggio a un luogo sicuro, dove stare riparati dal richiamo delle droghe. Sono, quelli raccontati, episodi drammatici sfociati nella richiesta di aiuto, fino alla ripresa in mano tangibile della propria vita. Gianpietro Ghidini ha raccontato la sua storia nel dolore dopo la scomparsa del figlio e l’avvento della fondazione creata nel suo nome e in sua memoria. Da Pozzolengo, dunque, è salita forte una parola di speranza, per noi, per tutti, ma soprattutto per le persone che cercano la droga. Rinascere si può. Rinascere si deve.

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