lunedì 22 dicembre 2014

LA COERENZA DI UNA DECISIONE


Chi è chiamato a governare un Paese sia esso un centro di  piccole dimensioni  o una grande nazione deve comunque, ad un certo punto del suo agire, prendere una decisione e questa decisione deve  essere volta non all’interesse personale, ma a quello della sua gente e del bene pubblico.E’ facile per chi osserva dalla finestra  produrre critiche e suggerire falle di quella decisione, soprattutto se si vuole svolgere un ruolo in contrapposizione  non legato alla ragionevolezza ed al buon senso, ma alla critica fine a se stessa.
TASI SI’, TASI NO…IRPEF SI’, IRPEF NO…
Nel corso di questi mesi, a partire dal Consiglio Comunale del  06/09, l’Amministrazione Comunale per bocca del Sindaco Paolo Bellini ha sostenuto che non era opportuno applicare la Tasi perché avrebbe colpito un bene fondamentale per la cultura e la tradizione italiana qual ‘ è la casa. Ovviamente questo avrebbe comportato un mancato gettito stimato dal Ministero in 211 mila  euro (175 mila a bilancio del Comune) e pertanto- dopo aver ribadito più volte in risposta alle obiezioni della minoranza che nulla sarebbe stato tolto ai servizi fondamentali per la comunità, quali istruzione , manutenzioni, servizi alla persona-  si è pubblicamente dichiarato, durante l’assemblea del 22/09, nell’aula gremita dell’Auditorium delle Scuole Medie, che per garantire l’equilibrio di bilancio ed introitare il gettito relativo alla TASI si sarebbe istituita l’addizionale comunale IRPEF a partire dal mese di Febbraio 2015 e suddivisa su 11 mesi , applicando un ‘aliquota bassa pari allo 0,5% (considerando che l’aliquota varia fra lo 0,1% e lo 0,8%) e fissando un ‘ importante esenzione sotto i 10 mila euro. Non bisogna dimenticare  che su circa 1870 contribuenti ipotetici IRPEF, 250 circa sono esenti perché aventi reddito inferiore ai 10 mila euro di imponibile fiscale e non lordo.Dunque la popolazione è stata pubblicamente, ed in anticipo, informata dell’introduzione dell’addizionale  prima del Consiglio Comunale del 29/09 che ne avrebbe determinato l’approvazione. Purtroppo il disavanzo all’interno dell’Ente era notevole, pari a 336 mila euro, e si è dovuto prendere tempo rispetto al Consiglio Comunale del 06/09 per decidere quale strada intraprendere : 137 mila euro sono stati recuperati all’interno del bilancio con controllo capillare di tutte le voci dello stesso , mentre i restanti 199 mila entreranno attraverso l’addizionale IRPEF. La scelta è stata fatta finalizzata alla tutela delle fasce più deboli, soprattutto delle famiglie che hanno già redditi bassi e che si sarebbero tutte, indistintamente, trovate a pagare anche una tassa sull’abitazione e che avrebbe colpito nella fattispecie anche gli inquilini nella misura di un minimo del 10% ad un massimo del 30% dell’imposta Tasi. Inoltre per avere lo stesso gettito dell’IMU si sarebbe dovuta applicare un’ aliquota sulla Tasi del 1,6 per mille senza detrazioni e del 2,3-2,4 per mille  con le detrazioni. Il calcolo della Tasi, come riportato dalla testata dell’autorevole quotidiano “SOLE 24 ORE”, avrebbe poi comportato la necessità del supporto di un professionista a causa delle infinite variabili introdotte a livello locale(oltre 100mila) con ulteriori spese e l’assenza di detrazioni fisse avrebbe spostato il carico verso le case di valore medio basso. Non da ultimo, nella decisione di non introdurla, si è tenuta in considerazione la futura e non lontana riforma del catasto che porterà ad un aumento della rendita catastale del  circa 180% e per la quale il Governo ha in questi giorni dato il benestare definitivo al decreto legislativo.
Durante poi la seconda assemblea pubblica del 03/11 il Sindaco, a nome della sua giunta, ha pubblicamente affermato che per l’anno 2015 l’imposta sulla Tasi non verrà introdotta se non vi sarà la temuta riforma fiscale  e che per l’aliquota Irpef l’esenzione passerà dai 10 mila euro ai 15 mila e dunque le persone non colpite da alcun tipo di imposta passeranno da 250 a  650. In quest’occasione è stato pienamente sottolineato che i calcoli sull’Irpef vanno fatti sull’imponibile fiscale e non sul lordo ed  in modo molto concreto il Sindaco ha fatto i seguenti esempi:

Imponibile Lordo annuo            
Imponibile  fiscale annuo            
Stipendio Mensile Netto
Irpef da  dividere su 11 rate mensili
21.450 euro                              
19.490 euro                                      
1.316 euro                                        
96 euro                       (rata mensile  8.73 € )
29.980 euro                               
27.131 euro                                      
1.630 euro                                        
135 euro
(rata mensile  12.27 €)
36.300 euro                               
32.850 euro
2.100 euro                                                                    
164 euro
(rata mensile 14.90 €)
45.175 euro                               
40.235 euro                                      
2.690 euro                                         
201 euro
(rata mensile 18.20 €)
 



 

 A sostegno della decisione presa dalla dalla giunta comunale vi sono anche gli studi  del docente  di economia all’Università degli studi di Perugia , Giuseppe Ferranti di cui si citano le seguenti parole :
”L’esperienza che i cittadini stanno vivendo in questi ultimi mesi con la Tasi, rende chiaro ai più che è oramai improcrastinabile il tempo in cui, nonostante le difficoltà di bilancio pubblico, occorre ripristinare un rapporto tra fisco e cittadini che, per definirsi democratico e civile, deve essere basato non solo su una ragionevole pressione fiscale, ma anche e soprattutto su norme comprensibili e di facile applicazione.[…] In tale contesto, bene hanno fatto quelle amministrazioni locali che, scevre da condizionamenti elettorali, hanno deliberato un’aliquota Tasi pari a zero. Così facendo, hanno almeno liberato i cittadini da ulteriori scadenze fiscali e inutili rompicapo. Il diritto a norme fiscali semplici e di facile applicazione, soprattutto quando le stesse coinvolgono una platea così ampia di cittadini, deve assumere, in assenza di buon senso da parte del Legislatore, connotati costituzionali, in grado di garantire ai più una gestione autonoma dell’obbligazione tributaria. Solo così si contribuirà, in tempi ragionevolmente brevi e a costi nulli, a ricostruire quell’indispensabile clima di serenità nei rapporti tra fisco e cittadini/contribuenti, in attesa che i bilanci pubblici consentano l’auspicato abbassamento della pressione fiscale.
L’azione amministrativa fino ad oggi svolta è sempre stata basata sul confronto leale con il cittadino , nulla è stato nascosto, ma sempre palesato in modo chiaro e dettagliato per dare a tutti la possibilità di formulare domande, chiarimenti e naturalmente anche critiche costruttive. Nella consapevolezza che decidere per l’IRPEF piuttosto che per la TASI avrebbe potuto essere penalizzante per alcuni soggetti , è stato seguito un iter fatto di grande attenzione alla situazione economico e fiscale dei nostri giorni, vagliando in modo intrinseco le ragioni di questa decisione e dichiarandole più volte pubblicamente in maniera trasparente e precisa.                    
Volontà dell’Amministrazione nella tutela assoluta degli interessi della popolazione è  di perseguire come obiettivo del prossimo bilancio 2015 un’imposizione fiscale sempre più equa e possibilmente non in aumento, ma uguale e preferibilmente ancora minore.Il bene pubblico deve essere il fulcro di chi governa  e chi vuole porre osservazioni, affidando a carta e penna la critica, ma sfuggendo il confronto  diretto,  non dovrebbe nascondersi . Nessuno ha giocato ad       “ Un …due…tre stella…” : i tempi sono seri e non è il momento per ironici giochi di parole , è piuttosto l’ora che richiede scelte ponderate , scelte che sono state comunicate pubblicamente alle assemblee convocate e seguite sempre dalle motivazione che le hanno determinate….forse mancava chi era in grado di contestarle con argomentazioni valide e credibili …ma forse erano proprio quest’ultime  che mancavano.

 

Nessun commento:

Posta un commento