Chi è chiamato a governare un Paese sia esso un centro di piccole dimensioni o una grande nazione deve comunque, ad un
certo punto del suo agire, prendere una decisione e questa decisione deve essere volta non all’interesse personale, ma
a quello della sua gente e del bene pubblico.E’ facile per chi osserva dalla finestra produrre critiche e suggerire falle di quella
decisione, soprattutto se si vuole svolgere un ruolo in contrapposizione non legato alla ragionevolezza ed al buon
senso, ma alla critica fine a se stessa.
TASI SI’, TASI NO…IRPEF SI’, IRPEF NO…
Nel corso di questi mesi, a partire dal Consiglio Comunale
del 06/09, l’Amministrazione Comunale
per bocca del Sindaco Paolo Bellini ha sostenuto che non era opportuno applicare
la Tasi perché avrebbe colpito un bene fondamentale per la cultura e la
tradizione italiana qual ‘ è la casa. Ovviamente questo avrebbe comportato un
mancato gettito stimato dal Ministero in 211 mila euro (175 mila a bilancio del Comune) e
pertanto- dopo aver ribadito più volte in risposta alle obiezioni della
minoranza che nulla sarebbe stato tolto ai servizi fondamentali per la comunità,
quali istruzione , manutenzioni, servizi alla persona- si è pubblicamente dichiarato, durante
l’assemblea del 22/09, nell’aula gremita dell’Auditorium delle Scuole Medie,
che per garantire l’equilibrio di bilancio ed introitare il gettito relativo
alla TASI si sarebbe istituita l’addizionale comunale IRPEF a partire dal mese
di Febbraio 2015 e suddivisa su 11 mesi , applicando un ‘aliquota bassa pari
allo 0,5% (considerando che l’aliquota varia fra lo 0,1% e lo 0,8%) e fissando
un ‘ importante esenzione sotto i 10 mila euro. Non bisogna dimenticare che su circa 1870 contribuenti ipotetici
IRPEF, 250 circa sono esenti perché aventi reddito inferiore ai 10 mila euro di
imponibile fiscale e non lordo.Dunque la popolazione è stata pubblicamente, ed in anticipo,
informata dell’introduzione dell’addizionale
prima del Consiglio Comunale del 29/09 che ne avrebbe determinato
l’approvazione. Purtroppo il disavanzo all’interno dell’Ente era notevole, pari
a 336 mila euro, e si è dovuto prendere tempo rispetto al Consiglio Comunale
del 06/09 per decidere quale strada intraprendere : 137 mila euro sono stati
recuperati all’interno del bilancio con controllo capillare di tutte le voci
dello stesso , mentre i restanti 199 mila entreranno attraverso l’addizionale
IRPEF. La scelta è stata fatta finalizzata alla tutela delle fasce
più deboli, soprattutto delle famiglie che hanno già redditi bassi e che si
sarebbero tutte, indistintamente, trovate a pagare anche una tassa
sull’abitazione e che avrebbe colpito nella fattispecie anche gli inquilini nella
misura di un minimo del 10% ad un massimo del 30% dell’imposta Tasi. Inoltre
per avere lo stesso gettito dell’IMU si sarebbe dovuta applicare un’ aliquota
sulla Tasi del 1,6 per mille senza detrazioni e del 2,3-2,4 per mille con le detrazioni. Il calcolo della
Tasi, come riportato dalla testata dell’autorevole quotidiano “SOLE 24 ORE”, avrebbe
poi comportato la necessità del supporto di un professionista a causa delle
infinite variabili introdotte a livello locale(oltre 100mila) con ulteriori
spese e l’assenza di detrazioni fisse avrebbe spostato il carico verso le case
di valore medio basso. Non da ultimo, nella decisione di non introdurla, si è
tenuta in considerazione la futura e non lontana riforma del catasto che
porterà ad un aumento della rendita catastale del circa 180% e per la quale il Governo ha in
questi giorni dato il benestare definitivo al decreto legislativo.
Durante poi la seconda assemblea pubblica del 03/11 il
Sindaco, a nome della sua giunta, ha pubblicamente affermato che per l’anno
2015 l’imposta sulla Tasi non verrà introdotta se non vi sarà la temuta riforma
fiscale e che per l’aliquota Irpef
l’esenzione passerà dai 10 mila euro ai 15 mila e dunque le persone non colpite
da alcun tipo di imposta passeranno da 250 a
650. In quest’occasione è stato pienamente sottolineato che i calcoli
sull’Irpef vanno fatti sull’imponibile fiscale e non sul lordo ed in modo molto concreto il Sindaco ha fatto i
seguenti esempi:
Imponibile Lordo
annuo
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Imponibile fiscale annuo
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Stipendio Mensile Netto
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Irpef da dividere su 11 rate mensili
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21.450 euro
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19.490 euro
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1.316 euro
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96 euro (rata mensile 8.73 € )
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29.980 euro
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27.131 euro
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1.630 euro
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135 euro
(rata mensile 12.27 €)
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36.300 euro
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32.850 euro
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2.100 euro
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164 euro
(rata mensile 14.90 €)
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45.175 euro
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40.235 euro
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2.690 euro
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201 euro
(rata mensile 18.20 €)
|
A sostegno della
decisione presa dalla dalla giunta comunale vi sono anche gli studi del docente di economia all’Università degli studi di
Perugia , Giuseppe Ferranti di cui si citano le seguenti parole :
”L’esperienza che i
cittadini stanno vivendo in questi ultimi mesi con la Tasi, rende chiaro ai più
che è oramai improcrastinabile il tempo in cui, nonostante le difficoltà di
bilancio pubblico, occorre ripristinare un rapporto tra fisco e cittadini che,
per definirsi democratico e civile, deve essere basato non solo su una
ragionevole pressione fiscale, ma anche e soprattutto su norme comprensibili e
di facile applicazione.[…] In tale contesto, bene hanno fatto quelle
amministrazioni locali che, scevre da condizionamenti elettorali, hanno
deliberato un’aliquota Tasi pari a zero. Così facendo, hanno almeno liberato i
cittadini da ulteriori scadenze fiscali e inutili rompicapo. Il diritto a norme
fiscali semplici e di facile applicazione, soprattutto quando le stesse coinvolgono
una platea così ampia di cittadini, deve assumere, in assenza di buon senso da
parte del Legislatore, connotati costituzionali, in grado di garantire ai più
una gestione autonoma dell’obbligazione tributaria. Solo così si contribuirà,
in tempi ragionevolmente brevi e a costi nulli, a ricostruire
quell’indispensabile clima di serenità nei rapporti tra fisco e
cittadini/contribuenti, in attesa che i bilanci pubblici consentano l’auspicato
abbassamento della pressione fiscale.
L’azione amministrativa fino ad oggi svolta è sempre stata
basata sul confronto leale con il cittadino , nulla è stato nascosto, ma sempre
palesato in modo chiaro e dettagliato per dare a tutti la possibilità di
formulare domande, chiarimenti e naturalmente anche critiche costruttive. Nella
consapevolezza che decidere per l’IRPEF piuttosto che per la TASI avrebbe
potuto essere penalizzante per alcuni soggetti , è stato seguito un iter fatto
di grande attenzione alla situazione economico e fiscale dei nostri giorni,
vagliando in modo intrinseco le ragioni di questa decisione e dichiarandole più
volte pubblicamente in maniera trasparente e precisa.
Volontà dell’Amministrazione nella tutela assoluta degli
interessi della popolazione è di perseguire
come obiettivo del prossimo bilancio 2015 un’imposizione fiscale sempre più
equa e possibilmente non in aumento, ma uguale e preferibilmente ancora minore.Il bene pubblico deve
essere il fulcro di chi governa e chi
vuole porre osservazioni, affidando a carta e penna la critica, ma sfuggendo il
confronto diretto, non dovrebbe nascondersi . Nessuno ha giocato
ad “ Un …due…tre stella…” : i tempi sono seri e
non è il momento per ironici giochi di parole , è piuttosto l’ora che richiede scelte
ponderate , scelte che sono state comunicate pubblicamente alle assemblee
convocate e seguite sempre dalle motivazione che le hanno determinate….forse
mancava chi era in grado di contestarle con argomentazioni valide e credibili
…ma forse erano proprio quest’ultime che
mancavano.